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Non è mai colpa di nessuno

E’ questo il titolo dell’ultimo film di Andrea Prandstraller che, dopo essere stato proiettato al cinema Astra di Padova e al Giorgione movie d’essai di Venezia nell’ambito del Veneto film festival e aver ultimato il suo tour è stato rappresentato martedì 1° ottobre alle ore 21.00 in campo S.Giacomo dell’Orio a Venezia, nell’ambito della seconda edizione del festival “Venezia città viva”. Un titolo significativo che proietta lo spettatore, fin dall’inizio, in una dimensione dove, i conflitti sociali per le necessità quotidiane si snodano e coinvolgono i membri della famiglia, gli amici, l’imprenditore, l’impiegato etc. Il film tocca un tema tristemente attuale: quello delle morti bianche sul lavoro ma lo fa con garbo e delicatezza! Il regista riesce con arguzia e maestria a “inglobare” lo spettatore, a fargli provare le emozioni dei personaggi, dimostrando quanto sfaccettata può essere la personalità umana quando entrano in gioco: conflitti d’interesse ma anche di coscienza, la visione e la difesa dei diversi punti di vista. La verità innanzitutto! L’onestà, che però può portare a gravi conseguenze per tutti. La verità poi, può essere solo occultata per interesse, o anche archiviata da chi ha diritto di conoscerla per non voler sapere, non voler ammettere? Anche qui a confronto due, forse anche tre generazioni. La diversa concezione del padre e dei due figli: il maggiore e il mezzano. Sullo sfondo una Marghera tutt’ora in pericolo e pericolosa, dove gli abitanti si sono assuefatti loro malgrado ad una situazione irrisolvibile? E poi Venezia, ma non la Venezia turistica, conosciuta, ma quella più anonima, se possiam dir così, legata ai suoi abitanti (quei pochi ancora rimasti). Ci viene presentata con ambientazioni che ci permettono di “respirarla” con un taglio documentaristico ma che nulla ha da invidiare al lungometraggio con scene prive di inutili lungaggini ma senza eccedere in quella velocità tipica delle moderne produzioni holliwoodiane. Un plauso dunque al regista Andrea Pranstraller che ha curato anche la sceneggiatura assieme a Marco Pettenello ma anche agli interpreti che ci hanno donato un’occasione di riflessione senza però lasciarci con l’amaro in bocca anzi lasciandoci anche la chace della speranza da: Marco Andreatta, Sandro Bressanello, Giulio Canestrelli, Michele Modesto Casarin, Nicoletta Maragno una madre spumeggiante e spiritosa, Giancarlo Previati, il padre imprenditore che interpreta con grande energia un Antonio in conflitto con se stesso fra le sue convinzioni e le sue necessità a Giacomo Potì

Federico Corda

Conquistare significa liberare

Un acquerello veneziano! E così che ci appare il film di Serena Nono, Venezia Salva tratto dall’opera di Simone  Weil e che ci descrive una Venezia onirica in cui tutto sembra svolgersi in modo tradizionale senza problemi, in una città millenaria che continua la sua vita giorno dopo giorno senza accorgersi delle oscure trame che i suoi nemici stanno ordendo. Ed ecco che alla fine l’amore o meglio la compassione hanno il sopravvento sulla crudeltà e sulla sete di potere. Un lieto fine dunque? Come già detto solo in apparenza, perché le vittime si trasformeranno in carnefici e la ragion di stato prevarrà sulla pietas. La regista ha usato un sottile gioco di luci e di chiaro scuri, nota la sua esperienza nella pittura, per accompagnare lo svolgersi delle scene in più atti appunto e condurre lo spettatore che poteva poco a poco presagire il succedersi degli eventi. Un profondo significato assumono le frasi dei congiurati usate come strategia di comunicazione o meglio di disinformazione. “Conquistare significa liberare” “Bisogna che da domani essi non si riconoscano più!” Ed in effetti la conquista o meglio l’assoggettare un popolo con l’uso della violenza fisica non è che l’inizio per destrutturare e demolire un’identità etnica e culturale. Il film è stato presentato in ante prima alla 70 mostra del cinema di Venezia. Un film che fa riflettere…Da vedere…

Venezia salva

Venezia salva è il titolo dell’ultimo film di Serena Nono che verrà presentato in anteprima alla mostra del cinema di Venezia nella rassegna “giornate degli autori”. Tratto dall’opera teatrale di Simone Weil racconta il tentativo da parte di un gruppo di congiurati di annettere la Serenissima al regno di Spagna destabilizzando nella coscienza popolare il sentimento di appartenenza alla repubblica di Venezia. “Bisogna che domani essi non sappiano più dove sono, non riconoscano più nulla intorno a sé, non si riconoscano più”. Il tema: l’uso “persuasivo” per non dire indiscriminato della violenza per annichilire il popolo, i suoi diritti…Il film, il terzo realizzato dall’artista veneziana, ripercorre i luoghi storici e sacri della città: Palazzo Ducale, l’Arsenale i chiostri adiacenti a S. Francesco della vigna e si avvale della collaborazione degli ospiti della casa dell’ospitalità di Venezia in veste di attori. In attesa della proiezione venerdì 6 settembre alle 22.00 al Lido di Venezia presso la sala Casinò e sabato 7 settembre alle 16.30 e alle 19.00 al cinema Giorgione, è stata allestita un’interessante mostra, che consiglio di visitare, presso la Galleria Traghetto S. Marco 2543 Venezia, vicino alla chiesa di S. Maria del giglio dove verranno esposti dal 25 agosto al 10 settembre 2013 gli acquerelli che compongono lo story board. Appuntamenti da non perdere! Federico Corda

La lunga notte del corto

Successo ieri sera al liceo “Guggenheim” di Venezia in campo ai Carmini per la seconda serata del video concorso Francesco Pasinetti, alla sua decima edizione.  Ieri sera alle 21.00 “la lunga notte del corto”:  dalle 17.00 a mezzanotte;  serata che ha visto alternarsi:  corto e micrometraggi,  performances teatrali e musicali,  il tutto in un’atmosfera giocosa e di divertimento che però non ci ha impedito di  riflettere su temi importanti e delicati quali: l’emarginazione di chi è o ci sembra “diverso” da noi, il  culto del corpo ed il ricorso alla chirurgia estetica, la dipendenza dalla tecnologia, il modo di comuni-  care con gli altri e con noi stessi.  Appuntamento stasera alle 21.00 per una serata di video arte e video  clip musicali.  Sabato mattina alle ore 10.00 in aula magna altre proiezioni alla presenza della giuria  popolare.

Sabato 1 giugno alle 21. 00 in campiello delle erbe vicino a campo S.  Polo “corti in corte”  a cura di “metricubi”.  Quando vedo insegnanti e ragazzi collaborare in un clima di serena fiducia  mi sento confortato nonostante il periodo difficile.  Dobbiamo tutelare la scuola che,  anche grazie a queste iniziative, diviene un luogo di crescita individuale e collettiva dove l’arte e la  cultura permettono ai giovani di acquisire un maggior senso critico e di fare scelte ponderate.  Bravi  ragazzi!  E anche gli insegnanti!  Io sono con voi!

Federico Corda

Riepilogo gli appuntamenti:

  • venerdì 31 maggio ore 21.00 chiostro dei Carmini: video arte e video clip musicali
  •  sabato 1 maggio ore 10.00 aula magna liceo “Guggenheim”:  proiezioni giuria popolare
  •  sabato 1 maggio ore 21.00 Metricubi  San Polo campiello delle erbe Corti in corte
  • lunedì 3 giugno ore 10 aula magna liceo “Guggenheim”  Premiazione